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Informazioni storiche
La città di Salerno è situata nell’omonimo golfo bagnata dal mar Tirreno, tra la costiera amalfitana a ovest e la piana del Sele a sud-est. Il territorio presenta, dal punto di vista orografico, un forte dislivello. Infatti, l’abitato s’ estende dal livello del mare fino al Monte Stella (953 slm). Di Salerno non si hanno notizie precise sulla sua fondazione. Quel che è certo, è stata tra il 197 e il 194 a.C. una colonia romana, assumendo il nome di Salernum. La crescita effettiva della città risale al periodo longobardo, con Arechi II, divenendo il centro più fiorente del Mezzogiorno. In quel periodo avvengono anche la ristrutturazione del già presente castello Arechi[1] e la celebre Scuola Medica con i giardini di Minerva[2], la più antica istituzione medica dell’occidente europeo. Con il popolo dei Normanni si pone fine al dominio longobardo. Risale a quest’epoca il maestoso Duomo[3]. Alla fine del XII secolo, con l’avvento degli Svevi, Manfredi, figlio di Federico II, fece costruire il molo, che, attualmente, porta il suo nome, e istituì la fiera di San Matteo, la più importante dell’Italia Meridionale.

Dal XIV secolo la provincia di Salerno diventò territorio dei Principi di Sanseverino, che rivestirono il ruolo di mecenati, attirando personaggi famosi d’arte e di cultura.
La casata dei Sanseverino ebbe vita breve, in quanto, nei primi decenni del XVI secolo, l’ultimo discendente dei Sanseverino entrò in contrasto con il Governo spagnolo, determinando non solo la rovina dell’intero casato ma anche l’avvio di un lungo periodo di decadenza per la città, che confluirono nel 1656, il 1688 e il 1694 con l’avvento della peste e dei terremoti. Solo nel XVIII secolo si vedrà una lenta rinascita della città con la fine dell’impero spagnolo e la realizzazione di numerose dimore signorili e chiese.

Nel 1799, col periodo napoleonico, Gioacchino Murat emanò il decreto di soppressione degli ordini religiosi e della Scuola Medica Salernitana. Iniziarono da quel momento la confisca di numerose di proprietà ecclesiastiche. Dal decennio francese, Salerno ebbe uno sviluppo urbano che continuò anche dopo l’Unità d’Italia e fino alla seconda guerra mondiale, con l’ampliamento di aree periferiche e la costruzione di edifici privati e pubblici. Negli ultimi anni, Salerno, si propone come meta sempre più ambita per i turisti ed i visitatori di tutto il mondo, spinta dal risanamento urbanistico ed al recupero del territorio e dei suoi monumenti antichi monumenti. Inoltre, sono stati inaugurati nuovi parchi e giardini inaugurati, strade e piazze sono state accuratamente arredate e illuminate; numerosi gli spazi recuperati per attività artistiche, culturali e ricreative. Dal 2006, una delle manifestazioni artistiche importanti è dato dal progetto “Luci d’artista” che consiste nell’ esposizione di vere e proprie opere d’arte luminose, create con grande maestria da artigiani e installate da novembre a gennaio, nelle piazze e nei giardini della città. La manifestazione è ormai conosciuta in tutta e attira ogni anno migliaia di visitatori.
Duomo di Salerno:
Orario di apertura: dal martedì al sabato 9.00-17.00. La domenica dalle 9.00-15.30. Lunedì chiuso
Orario di apertura: Lunedì chiusura settimanale.
Gennaio: 9.30 -16.30. Febbraio: 9.30 – 13.00. Marzo: 9.30 – 17.30. Aprile: 9.30 – 19.00. Maggio: 9.30 – 19.30. Giugno: 9.30 -20.00. Luglio – Agosto: 9.30 -20.00. Settembre: 9.30 -19.00. Ottobre: 9.30 -17.00. Novembre- Dicembre: 9.30 -16.30.
Biglietti d’ingresso: Adulti € 3 – Bambini <6 anni: gratis. Studenti universitari: € 1,5. Scolaresche: per alunno: € 1,5.
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